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Il trust è uno strumento giuridico volto a soddisfare esigenze e scopi di natura diversa grazie alla grande flessibilità e duttilità che lo caratterizza e che lo rende in grado di adattarsi a realtà e contesti diversi.
Non esiste un rigido ed unitario modello di trust, ma tanti possibili schemi che è possibile costruire in vista di una finalità ultima da raggiungere. “Posizioni” e “soggetti” possono non coincidere. Modellare un trust in grado di soddisfare un interesse specifico significa individuare le “regole” più idonee per raggiungere il fine che il disponente persegue.
Un trust valido ha determinati effetti: separazione e protezione del patrimonio, intestazione all’amministratore (che non ne diventa proprietario dei beni in via definitiva), gestione fiduciaria vincolata e responsabilizzata dei beni.
In Italia attualmente non esiste una legge che regola direttamente l’istituto. Per la prima volta in Italia il trust è stato regolamentato sotto il profilo fiscale dalla legge finanziaria 2007 e da alcune circolari dell’Agenzia delle Entrate, al solo fine di stabilire con chiarezza gli aspetti fiscali e tributari.
L’utilizzo del trust ha diverse motivatizoni. Le più frequenti sono:
– la protezione dei beni e la segregazione del patrimonio conferito;
– il passaggio generazionale;
– la tutela dei minori e dei soggetti diversamente abili;
– la tutela del patrimonio per finalità successorie.
La creazione e regolamentazione di un trust sono procedure molto delicate e talvolta complesse che richiedono un’ampia e specifica conoscenza della materia. Il notaio può fornire assistenza e suggerire le soluzioni più idonee per affrontare i casi concreti e le esigenze reali.